In Giappone ci si interroga sul tipo di tassazione da applicare alle auto in previsione della diffusione dei veicoli elettrici. Il mese scorso la Commissione governativa per le imposte ha avanzato l’ipotesi di sostituire la tassa sulla benzina, i cui introiti stanno diminuendo a seguito della diffusione dei veicoli elettrici, con un sistema di tassazione basato sulla distanza percorsa. L’ipotesi potrebbe essere presa in considerazione per un’applicazione nel medio-lungo termine, alla luce del fatto che il governo giapponese si è prefissato il 2035 come termine entro il quale tutte le auto nuove vendute dovranno essere elettriche (veicoli ibridi inclusi).Stando al Ministero delle Finanze nel 2018 le entrate fiscali provenienti dalle automobili sono state pari a 6.200 miliardi di Yen (42,7 miliardi di Euro), cifra insufficiente per coprire i 7.800 miliardi di Yen spesi per la manutenzione delle strade. In particolare le entrate fiscali sui carburanti, come l’imposta sulla benzina, sono diminuite anno dopo anno grazie alle migliori prestazioni delle auto relative al consumo di carburanti, passando dai 4.200 miliardi di Yen nell’anno fiscale 2007 ai 3.200 miliardi di Yen previsti per l’anno in corso. Considerato che con la diffusione dei veicoli elettrici tali introiti sono destinati a diminuire ulteriormente, il governo giapponese starebbe valutando l’introduzione di una tassazione basata sulla distanza percorsa. Il peso della carrozzeria dei veicoli elettrici, inoltre, e’ superiore del 20-30% rispetto a quello di un veicolo a benzina, con un’usura del manto stradale superiore rispetto ai veicoli a benzina. Anche per la tassazione dei veicoli elettrici, quindi, devono essere ponderati tutti gli aspetti, sia positivi che negativi. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Asahi Shimbun