La PV Reborn Association, un’associazione fondata nell’estate del 2022 che si dedica alla promozione del riciclaggio dei pannelli solari e alla ricerca sulle energie rinnovabili, ha annunciato di aver dimostrato che i pannelli solari possono essere riciclati.
L’associazione – che, tra aziende e privati, conta circa 120 membri – ha reso noto di stare cercando di migliorare ulteriormente la capacità di generazione di energia dei pannelli riciclati, che attualmente producono solo la metà dell’energia di quelli nuovi. L’obiettivo è di immettere sul mercato i pannelli riciclati nell’anno fiscale 2028.
Una delle aziende associate, Niimi Solar, ha sviluppato inoltre un’apparecchiatura per lo smaltimento dei pannelli solari che utilizza vapore acqueo ad una temperatura di oltre 600 gradi per estrarre efficacemente materiali riciclabili come vetro, rame, silicio, argento e alluminio. Visto che tale processo non prevede alcuna combustione, secondo l’associazione non viene emessa CO2.
Attualmente, la maggior parte dei pannelli solari usati finisce in discarica a causa delle difficoltà tecniche nel separare i singoli materiali strettamente incollati e pressati insieme ad altri componenti. Considerando che la loro durata media prevista e’ di circa 25-30 anni, per la prima generazione di pannelli solari – che venne installata in grande scala a partire dal 2012 a seguito dell’introduzione in Giappone di un sistema di tariffe di alimentazione – la data di rottamazione sara’ intorno al 2030. Stando ad una stima, il volume dei pannelli rottamati, che nel 2015 era di circa 2.400 tonnellate, nel 2040 dovrebbe raggiungere le 800.000 tonnellate. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: ASAHI SHIMBUN