Nel mese di febbraio, i prezzi al consumo “core” in Giappone sono aumentati del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2022.L’indice nazionale dei prezzi al consumo (CPI) – che esclude componenti piu’ volatili come i prezzi degli alimenti freschi – si è mantenuto ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per l’11° mese consecutivo. Il ritmo dell’aumento è comunque rallentato per la prima volta negli ultimi 13 mesi. Le famiglie giapponesi soffrono del rincaro dei prezzi dei beni di uso quotidiano dovuto al fatto che le aziende continuano a trasferire sul consumatore finale l’aumento dei costi delle materie prime. I prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 7,8%, il ritmo più veloce in quasi 47 anni. L’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi di trasporto ha reso tra l’altro più costosa una serie di prodotti, dagli hamburger al cioccolato. I prezzi delle uova, inoltre, sono saliti del 19,9% a causa dei timori causati dalla diffusione dell’influenza aviaria.I prezzi dell’energia sono scesi dello 0,7%, il primo calo in quasi due anni. Le bollette dell’elettricità sono scese del 5,5%, mentre il gas di città è aumentato del 16,6%.Se si escludono i prezzi degli alimenti freschi e dell’energia, l’IPC “core” ha registrato un aumento del 3,5%, il più rapido degli ultimi 41 anni. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Mainichi Shimbun