LA LIQUIDITÀ PER LE IMPRESE Garanzie ed export, plafond Cdp da 6 miliardi Fondo Pmi innalzato ancora bonus alle fiere ma gli altri indennizzi verso il rinvio Celestina Dominelli Carmine Fotlna Nuove risorse targate Cdp in arrivo per le imprese colpite dall’epidemia da coronavirus. Mentre dovrebbero slittare al secondo decreto legge alvaglio del governo gli indennizzi diretti per quelle che hanno subito I danni maggiori nell’emergenza. Le iniziative annunciate da Cassa e dalla controllata Sace valgono 6 miliardi.
La spa di Via Goito ha deciso innanzitutto di alzare da ia miliardi la dote del plafond Piattaforma imprese (frutto di un accordo siglato nel 2014 con l’AN), che ha raggruppato strumenti già esistenti e che veicola, attraverso il canale bancario, risorse a favore delle Pmi e delle mid cap a tassi calmierati.
Sace ha invece previsto interventi pero miliardi in raccordo con il Piano perla promozione del made in Italy coordinato da Esteri, Ice e Cdp. Tale sforzo sarà declinato su tre binari: un primo plafond fino a 1,5 miliardi di euro di garanzie che serviràa sostenere le necessità di circolante delle Pmi; un secondo plafond di 2 miliardi di coperture assicurative per la concessione ad acquirenti esteri di nuove linee di credito per l’acquisto di forniture italiane in modo da sostenerle su nuovi mercati; e, infine, un terzo plafond da 500 milioni per rilanciare l’export in aree molto appetibili per il made in Italy (America Latina, Africa e Medio Oriente).
Sace concederà poi una moratoria fino a 12 mesi sui finanziamenti a medio-lungo termine garantiti, in linea con quanto promosso da Abi e singole banche. La misura sarà estesa a tutte le imprese dellapenisola danneggiate da l’emergenza. La Cdp sarà una delle due leve per la liquidità. Torna ad essere decisivo anche il Fondo di garanzia Pmi, per il quale con il primo inter’ ento adottato per fronteggiare la crisi lel coronavirus ìl governo aveva preventivato un rifinanziamento di 5o milioni rispetto ai poco meno di 700 milioni che ne compongono la dotazione.
Ora, con le esigenze estese all’intero territorio nazionale, si ipotizzerebbe di sfiorare quota 1,1 miliardi creando una sezione speciale per le imprese più colpite. Altri interventi potrebbero riguardare i Confidi e il microcredito. Tema ben diverso è quello li sostenere la liquidità delle imprese anche attraverso indennizzi per i danni subiti. Il decreto in arrivo si concentrerà sulla sospensione, in tutta Italia, di versamenti di contributi e ritenute, di mutui e bollette. Ma solo in un secondo provvedimento, quando ci sarà una stima più puntuale delle ripercussioni, entreranno indennizzi diretti. Tra i comparti che dovrebbero avere una sorta di priorità il turismo, ovviamente, ma anche la ristorazione, le terme, lo sporte ibeni culturali.
Per il settore delle fiere, invece, si valuta un’anticipazione già nel Dl in arrivo tra oggi e domani con un credito di imposta mirato. In queste ore, infine, si decide se anticipare anche una parte del pacchetto dello Sviluppo economico, come l’estensione su tre anni degli incentivi del piano Impresa 4.0.