I vettori aerei sono chiamati a rispettare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e a ridurre le loro emissioni di anidride carbonica. Nonostante nei Paesi occidentali sia stato creato un mercato per le imprese che smantellano e riciclano gli aeroplani, fino a qualche tempo fa in Giappone l’unica scelta disponibile era di portare gli aerei dismessi nei Paesi occidentali.L’anno scorso, nel primo tentativo in Giappone di riciclaggio completo di componenti e parti di aerei passeggeri, due Boeing 777 dismessi dalla Japan Airlines Co. sono stati smantellati in un hangar della JAL dell’aeroporto di Haneda (Tokyo).Il primo Boeing 777, che misurava 74 metri di lunghezza e 65 di larghezza e pesava 155 tonnellate, è stato smontato lo scorso maggio. Un aereo passeggeri di questo modello è composto da circa 3 milioni di componenti, compresi i motori. Per le ali e il corpo principale viene utilizzata una lega di alluminio dura e resistente chiamata “extra super duralluminio” (ESD), nota anche come 7075. Il suo smantellamento è durato circa un mese e mezzo. JAL ha rimosso alcuni componenti dell’aereo, come dispositivi elettronici, apparecchiature radar e motori, per venderli come parti usate e ha messo in vendita sul mercato generale alcune delle altre parti, quali pezzi di pareti con finestrini, giubbotti di salvataggio trasformati in borse e altro.La plastica, che utilizzata in grande quantità sia nell’abitacolo che in altre aree rappresentava circa il 20% di tutti i rifiuti, è stata bruciata in un impianto di incenerimento che utilizza il calore per generare energia. Le ceneri residue sono state bruciate ad alte temperature per essere riutilizzate come aggregato di scorie fuse. Il tasso di riciclaggio nominale è stato del 96%.Il lavoro di smantellamento e’ stato affidato alla Toyotomi Sangyo, un’azienda che auspicando di sviluppare un’attività commerciale nel campo del riciclo degli aerei, nel 2014 è entrata nella Aircraft Fleet Recycling Association, un gruppo industriale con sede negli Stati Uniti, diventandone l’unico membro aziendale giapponese. L’azienda, in possesso dei brevetti sulle attrezzature per smontare un intero treno, ha ottenuto successivamente vari brevetti in Giappone, Stati Uniti, Cina ed Europa su attrezzature e metodi per lo smontaggio degli aeroplani. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Asahi Shimbun