Entro marzo 2024 Hitachi utilizzerà per tutti i suoi prodotti in alluminio fabbricati in Giappone “alluminio verde” prodotto con processi a minore intensità di carbonio rispetto ai metodi convenzionali.
Il colosso dell’industria giapponese utilizza circa 10.000 tonnellate di alluminio a livello nazionale per fabbricare innumerevoli prodotti, dai frigoriferi alle lavatrici, per arrivare fino ai vagoni ferroviari. La riduzione delle emissioni derivanti dalla produzione di alluminio è un passo fondamentale per raggiungere l’obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio in tutta la catena di approvvigionamento entro il 2050.
Hitachi acquisterà lingotti di alluminio da grosse fonderie che utilizzano l’energia idroelettrica in Paesi come il Brasile e la Nuova Zelanda. L’alluminio sarà poi inviato a società come UACJ e Kobe Steel per essere trasformato in lastre ed altri materiali. Il passaggio al 100% di alluminio verde sarà completato entro marzo.
L’utilizzo di energia idroelettrica per la fusione aumenterà i costi ma Hitachi spera di compensare, risparmiando in altri comparti, e per il momento manterrà invariati i prezzi dei prodotti.
La societa’ di ricerca britannica specializzata nel settore CRU prevede che l’utilizzo di alluminio nei veicoli elettrici sara’ sestuplicato rispetto al 2020, fino a raggiungere gli 8,8 milioni di tonnellate nel 2030. Alcuni esperti prevedono inoltre che l’intensificarsi della concorrenza per acquisire questo metallo farà lievitare i prezzi del 70% rispetto ai livelli del 2020 entro il 2026. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: NIKKEI ASIAN REVIEW