La prefettura di Hokkaido sta intensificando gli sforzi verso la decarbonizzazione nel settore agricolo per ridurre un gas serra come il metano, contenuto nel letame o espulso dalle mucche con espirazioni ed eruttazioni. Il governo della prefettura istituirà un organo consultivo, costituito da industria, governo e università, per condurre una ricerca congiunta.L’isola di Hokkaido – la cui produzione agricola è stata nel 2020 la più alta tra tutte le prefetture del Giappone – punta a svolgere un ruolo di primo piano nella decarbonizzazione.Si prevede che il consorzio – le cui le funzioni di segreteria saranno svolte dalla prefettura – comprenderà circa 20 organizzazioni. Vi faranno parte, oltre alle organizzazioni agricole ed economiche e alle università di Hokkaido, anche produttori alimentari e start-up con sede al di fuori della prefettura. Il consorzio intende collaborare con l’industria, il governo e il mondo accademico per sviluppare mangimi in grado di ridurre le emissioni degli allevamenti .Secondo il Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca, nell’anno fiscale 2021 le emissioni di gas serra provenienti dal settore agricolo, forestale e della pesca in Giappone sono state pari a 49,49 milioni di tonnellate di anidride carbonica, ovvero il 4,2% delle emissioni nazionali.Quasi la metà delle emissioni totali del settore proviene dal metano, sprigionato da fonti quali i bovini. Risulta, inoltre, che il metano abbia un effetto serra 25 volte superiore a quello della CO2.Il governo ha fissato l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del settore del 3,5% entro l’anno fiscale 2030. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Yomiuri Shimbun