Con l’intento di incoraggiare le aziende a partecipare all’Emission Trading System (Sistema di Scambio delle Emissioni), il governo giapponese concederà delle sovvenzioni per un valore di 20.000 miliardi di Yen (137,4 miliardi di USD) a sostegno della decarbonizzazione.
La partecipazione al Sistema, avviata l’anno scorso in via sperimentale in Giappone, è ancora facoltativa, ma il governo la considererà un requisito essenziale per le aziende che desiderano ricevere un sostegno finanziario dallo Sato per intraprendere una svolta ecologica.
Il governo stabilirà linee guida specifiche per l’industria volte a ridurre le emissioni di gas serra. Prenderà inoltre in considerazione la possibilità di fornire indicazioni alle aziende che non riusciranno a raggiungere i loro obiettivi sulla base di tali linee guida a partire dall’anno fiscale 2026, quando il sistema ETS entrerà in vigore a pieno regime.
Le aziende potranno stabilire i propri obiettivi di riduzione delle emissioni sulla base delle linee guida del Ministero. L’adeguatezza o meno degli obiettivi sarà soggetta alla certificazione di un’organizzazione terza. Attualmente le aziende sono libere di scegliere se partecipare o meno all’ETS e possono fissare obiettivi di riduzione su base volontaria. Il Ministero non imporrà la partecipazione neanche dopo l’anno fiscale 2026, ma stabilirà un meccanismo volto a favorirla.
A dicembre 2023, erano 568 le aziende – tra cui Nippon Steel, Hitachi, Toyota Motor e Tokyo Electric Power Co. Holdings (TEPCO) – che partecipano all’ETS. Esse coprono, tuttavia, soltanto il 50% circa delle emissioni del Paese. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: NIKKEI ASIAN REVIEW