Il Giappone sta valutando la possibilità di rivedere il sistema di esenzione dall’imposta sui consumi per i visitatori provenienti dall’estero, per evitare che i beni acquistati in esenzione fiscale vengano rivenduti all’interno del Paese.
Il governo e il partito al potere intendono cambiare il sistema di shopping esente da imposte in un sistema in cui i visitatori acquistano prodotti a prezzi comprensivi dell’imposta di consumo e ricevono il rimborso dell’imposta dopo che i prodotti portati a casa sono stati controllati con i loro registri di acquisto alla dogana.
Si sta valutando la possibilità di rimborsare l’imposta senza contanti, ad esempio tramite carta di credito o moneta elettronica. I dettagli del nuovo sistema, compresa la data di avvio, dovrebbero essere inclusi nel pacchetto annuale di riforma del sistema fiscale per l’anno fiscale 2025, che sarà adottato verso la fine di quest’anno. Il sistema giapponese è unico nel suo genere in quanto consente di acquistare a prezzi che escludono l’imposta sui consumi. I visitatori possono farsi detrarre l’imposta nei negozi duty-free presentando un documento d’identità come il passaporto.
La dogana giapponese controlla che i visitatori portino effettivamente a casa ciò che hanno acquistato esaminando i registri degli acquisti forniti dai negozi duty-free. Ma molti visitatori saltano le ispezioni doganali. In un’indagine condotta su 57 visitatori che hanno acquistato prodotti esenti da imposte per un valore di almeno 100 milioni di yen nell’anno fiscale 2022, solo uno è stato scoperto a portare fuori dal Giappone gli articoli acquistati.
Cinquantacinque dei restanti 56 visitatori, tutti obbligati a pagare l’imposta sui consumi, sono partiti senza farlo. L’imposta non pagata ammonta a 1,85 miliardi di yen. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Japan Times