Secondo quanto appreso da Nikkei, il Ministero della Difesa giapponese ha raddoppiato i progetti di ricerca congiunti con il settore privato, collaborando con partner come Hitachi e Mitsubishi Electric per perfezionare tecnologie come droni e intelligenza artificiale.
Nell’anno fiscale 2023, il Ministero è stato coinvolto in circa 30 progetti di questo tipo, numero maggiore e piu’ elevato di sempre rispetto ai 14 dell’anno precedente. Attraverso il programma Advanced Technology Bridging Research, il Ministero collabora con le aziende per sviluppare applicazioni di difesa per le tecnologie più recenti nei loro prodotti e servizi esistenti.
L’obiettivo è quello di promuovere le tecnologie a duplice uso sviluppate in patria che possono incrementare le capacità di deterrenza e di risposta delle Forze di autodifesa giapponesi. L’esportazione di tecnologia di difesa in altri Paesi può anche contribuire a rafforzare i legami diplomatici e di sicurezza.
Con i gruppi industriali Hitachi e Shimadzu, il ministero sta lavorando per migliorare le capacità di comunicazione dei droni subacquei, combinando comunicazioni ottiche e acustiche. Mitsubishi Heavy Industries, NEC e Kawasaki Heavy Industries stanno esplorando la tecnologia per controllare un gran numero di droni in modo autonomo, con l’obiettivo di rendere più facile per una piccola squadra difendersi dagli attacchi a sciame.
Il Ministero della Difesa collabora anche con piccole e medie imprese e startup, come IRspec, che sta sviluppando un sensore a infrarossi che può essere utilizzato in piccoli droni o nell’equipaggiamento indossato dalle truppe, e SpinSensingFactory, che mira a produrre un potente sensore magnetico. (ICE TOKYO)
Fonte notizia: Nikkei Asia