Il presidente Carlo Ferro descrive le azioni concrete della sua “rivoluzione copernicana” e la visione per affrontare crisi e ripartenza. Nuovo catalogo dei servizi e progetti di digitalizzazione per incentivare l’export.
«Ho accettato l’incarico di guidare Agenzia ICE con ilpreciso intento di ‘fare le cose’». Carlo Ferro – che da gennaio 2019 tiene le redini dell’istituzione preposta a supportare l’internazionalizzazione delle aziende italiane, in particolare quelle medie e piccole– ha alle spalle una lunga carriera votata al successo di molte aziende sui mercati nazionali ed esteri, tra cui STMicroelectronics (Italia) s.r.l. di cui ha presieduto il consiglio di amministrazione prima di approdare in ICE.E dopo poco più di un anno dal suo insediamento si cominciano a vedere i frutti di quella che lui stesso ha definito «una rivoluzione copernicana che rimette le imprese al centro del sistema di promozione all’export».IMPRESE AL CENTROIl rinnovato impegno di Agenzia ICE si èconcretizzato, in particolare, in due importanti iniziative.
DESK SETTIMANALI IN OGNI REGIONE ITALIANA
Da quando ICE è stata ricostituita per legge nel 2013, non ha più avuto una presenza capillare sul territorio e si è chiusa nel ricevere le imprese solo a Roma. «Per essere più vicini al tessuto industriale, da novembre dello scorso anno, abbiamo avviato 20 sportelli regionali, aperti in un giorno fisso a settimana, dove poter incontrare un funzionario ICE (in questo momento di crisi sanitaria, il servizio prosegue per via telematica)», spiega Ferro.
NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FINO A 100 DIPENDENTI
La seconda importante iniziativa riguarda alcuni servizi essenziali per avviare un’impresaall’export, tradizionalmente a pagamento, e che, dal primo aprile 2020, sono divenutigratuiti per le imprese fino a 100 addetti (medio/piccole, piccole e micro). Questi serviziconsentiranno alle imprese di conoscere nuovi mercati in termini di opportunità, dinamichee potenziali controparti estere, e di crescere, avviare e sostenere la presenza e ilconsolidamento nei mercati esteri. «Crediamo che il Nuovo Catalogo dei Servizi ICE – sottolinea Ferro – rappresenti ilmodo migliore per aiutare il sistema ad aumentare il numero delle esportazioni, obbiettivoprincipale dell’attuale gestione dell’agenzia. Vogliamo, così, ovviare a una delle carenzestrutturali del tessuto delle PMI italiane in cui sussiste l’ottima capacità di saper fare e dicurare il prodotto, ma anche una forte debolezza organizzativa e di strumenti per crescerenell’export».
EMERGENZA CORONAVIRUS
In questo quadro evolutivo dell’agenzia si innesta la drammatica emergenza sanitaria chepone il Governo italiano e le sue istituzioni di fronte alla sfida di immaginare nuovi strumenticon cui affrontare il momento difficile e la ripresa che ne seguirà.«Riguardo a questo particolare frangente, in cui, ci tengo dirlo, la salute delle personeoccupa il primo posto nella classifica delle priorità, ICE ha già deliberato due misureimportanti. L’indennizzo per la mancata partecipazione ad eventi fieristici all’estero attualmente sospesi.Abbiamo voluto salvaguardare le imprese che hanno investito risorse finanziarie per iscriversi agli eventi e spedire le merci, così che non debbano subire un doppio danno. Un intervento massiccio che ha già raccolto 1.400 richieste, per un totale di circa 20 milioni di euro di rimborsi.Il finanziamento della partecipazione a missioni di collettive in fiere estere per i prossimi 18 mesi.Sarà offerto gratuitamente un modulo espositivo allestito in tutte le manifestazioni organizzate da Agenzia ICE (fiere, mostre autonome, ecc.) che si svolgeranno in qualsiasi parte del mondo».