Stando ai dati resi noti alla fine di marzo dalla società di ricerca MSCI Real Assets, gli acquirenti stranieri sono stati responsabili del 47% degli investimenti – per un valore di 494,3 miliardi di Yen (3,7 miliardi di USD) – nelle operazioni finanziarie in ambito alberghiero concluse negli ultimi 12 mesi. Si tratta della percentuale più alta dal 2014.”La combinazione tra tassi d’interesse bassi, il persistere di uno Yen debole (la valuta giapponese si è indebolita di circa il 14% rispetto al dollaro statunitense dall’inizio del 2022) e la stabilità del mercato ha reso il settore immobiliare giapponese interessante per gli investitori globali, nonostante l’incertezza economica dell’anno scorso” ha affermato il responsabile per l’Asia della MSCI Real Assets. Circa un decimo delle attività di compravendita immobiliari del Paese sono costituite da operazioni in ambito alberghiero.I turisti sono tornati ad affollare il Giappone da quando, in ottobre, sono stati allentati i controlli alle frontiere imposti dalla pandemia e gli investitori stranieri scommettono sulla forte domanda da parte dei turisti stranieri e nazionali combinata con la scarsa offerta dovuta alla mancanza di nuove camere d’albergo nel Paese.Nell’ultimo anno nel settore alberghiero si sono verificate alcune transazioni degne di nota. A gennaio, la società di private equity BentallGreenOak ha acquistato il Rihga Royal Hotel di Osaka per una cifra stimata ini 55 miliardi di Yen (409 milioni di USD), mentre il fondo patrimoniale di Singapore GIC ha acquistato un portfolio di attività alberghiere da Seibu Holdings per 150 miliardi di Yen (1,1 miliardo di USD) in un’operazione conclusa lo scorso anno.In marzo, KKR & Co. e Gaw Capital, con sede a Hong Kong, hanno concordato l’acquisto del Tokyo Hyatt Regency da Odakyu Electric Railway. Il prezzo di vendita si sarebbe aggirato sui 57,1 miliardi di Yen (424 milioni di USD). (ICE TOKYO)
Fonte notizia: JAPAN TIMES