La Toshiba Corp. ha annunciato che cesserà di prendere ordini per la costruzione di nuove centrali elettriche a carbone con l’intenzione di concentrarsi sulle energie rinnovabili. La produzione di energia elettrica a carbone è stata oggetto di critiche per le sue elevate emissioni di anidride carbonica e questo ritiro rispecchia anche la diminuzione della domanda di nuovi impianti.
Il conglomerato industriale giapponese detiene – se si esclude la Cina – circa l’11% del mercato globale per le apparecchiature che generano energia a carbone. Entro il 2022 l’azienda prevede di investire circa 160 miliardi di yen nel campo delle energie rinnovabili. In tale settore, energia solare inclusa, nell’anno finanziario 2019 le sue attività commerciali hanno registrato vendite per 190 miliardi di yen.
Lo slancio verso il passaggio all’energia pulita deriva anche dai crescenti timori legati al riscaldamento globale e, d’altra parte, anche il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha fissato l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2050. La Toshiba ha comunque precisato che porterà a completamento gli ordini esistenti per nuovi impianti a carbone sia in patria che all’estero.
Fonte notizia: MAINICHI SHIMBUN